Oli essenziali: cosa sono e quali benefici apportano al nostro organismo
In Aromaterapia l’utilizzo degli oli essenziali è di fondamentale importanza in quanto, in tale disciplina olistica, è proprio attraverso un utilizzo sapiente delle varie fragranze che si cerca di raggiungere il benessere psico-fisico e l’equilibrio interiore. Continuando nella lettura di questo articolo potrai capire meglio cosa sono gli oli essenziali, come funzionano e che benefici curativi sono in grado di apportare.
Gli olii essenziali sono estremamente volatili a contatto con l’aria e gli ambienti aperti e si dissolvono rapidamente, lasciando come traccia di sé il loro intenso e persistente profumo. Un olio essenziale è tale proprio perché rappresenta l’essenza della sostanza vegetale (foglia, fiore, buccia, corteccia, radice, ecc.) da cui è stato estratto, fondamentalmente attraverso un procedimento di distillazione o per spremitura a freddo (come ad esempio succede nel caso della scorza degli agrumi). Dunque, olio essenziale perché rappresenta l’essenza di una pianta ma anche perché è altamente concentrato e puro (basti pensare che gli oli essenziali possono essere fino a 100 volte più potenti della pianta stessa).
Come funzionano gli oli essenziali in aromaterapia?
Quando durante una seduta di aromaterapia si inala la fragranza di un olio essenziale le sue particelle volatili vengono catturate dai recettori olfattivi che “leggono” tali molecole aromatiche e inviano dei segnali sia al sistema limbico che all'amigdala nel cervello. Se prendiamo dei campioni degli oli essenziali generalmente più utilizzati, soltanto questo ristretto gruppo racchiude in sè più di 5.000 costituenti chimici naturali, ognuno dei quali si lega ed è interpretato in modo diverso dai vari recettori, stimolando così risposte diverse da parte dell’organismo, soprattutto a livello di enzimi ed ormoni.
Ad esempio, l’olio essenziale di lavanda è in grado di agire sul sistema nervoso centrale proprio come farebbe un calmante, e infatti è perfetto per chi si sente agitato e nervoso, oppure per chi non riesce a dormire per via di insonnia e ansia.
Come tutti sappiamo per esperienza personale, gli odori sono in grado di agire su una parte molto antica e potente del nostro cervello (il sistema limbico), basti pensare a quei ricordi infantili che sono risvegliati in noi solo e soltanto quando percepiamo nuovamente quel medesimo odore. Grazie agli oli essenziali è possibile andare ad agire su questa parte più arcaica del nostro essere, sede di emozioni primarie, istinti, comportamenti impulsivi e di ricordi a lungo termine, senza dimenticare il suo ruolo in alcune funzioni fisiologiche involontarie, come la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
Quali sono i benefici che gli oli essenziali possono apportare al nostro organismo?
La pratica dell’utilizzo degli oli essenziali in aromaterapia, e dunque come metodo di cura a tutti gli effetti, risale indietro nel tempo di diverse centinaia d’anni, dal momento in cui si comincia a comprendere il profondo (e misterioso) legame tra gli odori e alcune importanti attività del nostro cervello e sistema nervoso, come i pensieri, le emozioni, i ricordi e alcuni comportamenti apparentemente spontanei o “automatici”.
Anche se può essere difficile da credere per chi si avvicina per la prima volta all’aromaterapia, gli oli essenziali sono molto potenti, e sono in grado di ridurre infiammazioni organiche, stimolare e rafforzare il sistema immunitario e calmare i nervi.
Come funzionano gli oli essenziali: 3 esempi abbastanza comuni
Come abbiamo già accennato poco sopra, se hai problemi ad addormentarti o ti svegli di continuo, dovresti provare assolutamente l’olio essenziale di lavanda, che ha un altissimo potere calmante; puoi inalarlo utilizzando un diffusore collocato in camera da letto, oppure sfregandone poche gocce sulle lenzuola o anche su alcuni punti precisi del corpo, quali ad esempio collo e polsi delle mani.
Studi scientifici hanno dimostrato in modo incontrovertibile che l’essenza di lavanda è in grado di andare ad agire sulle onde alfa e theta del cervello, generando di conseguenza una diminuzione della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca e della temperatura cutanea, quindi, in una parola, rilassando corpo e mente.
Allo stesso modo, l’olio essenziale di lavanda è in grado di calmare i pazienti ansiosi e quindi facilitare la fase di presa del sonno; l’utilizzo di tale olio diffuso in ambiente e inalato per almeno 30 minuti al giorno, è in grado di ridurre i dolori mestruali.
Un altro esempio di olio essenziale molto utilizzato è quello al rosmarino, che risulta ottimo nel caso di problemi digestivi, sia a livello curativo che di prevenzione (inibisce infatti la proliferazione dannosa dell’escherichia coli e evita la formazione di ulcere). Nell’olio essenziale di rosmarino troviamo inoltre due fantastici principi attivi antiossidanti, ovvero l'acido caffeico e l'acido rosmarinico, efficaci nel contrastare i radicali liberi.
Infine, come ultimo esempio, possiamo riferirci all’olio essenziale di bergamotto, ottimo come aiuto nei trattamenti atti a contrastare forti stati di stress e anche di depressione, in quanto va ad agire positivamente sull’umore. E’ anche un buon antibatterico e antifungino contro Escherichia coli, Listeria monocytogenes, Staphylococcus aureus e Bacillus cereus.