Che differenza c’è tra un olio essenziale naturale e un olio sintetico?
Diamo subito la risposta: la differenza tra olio essenziale naturale e olio sintetico riguarda il modo in cui si ottiene il principio attivo. Nel primo caso c’è un estratto dalla pianta attraverso metodi di distillazione o spremitura. Nel secondo, invece, c’è una riproduzione chimica.
Questo permette di riprodurre ogni tipo di sostanza ma, come puoi ben immaginare, il risultato non sarà mai paragonabile. La natura lavora da miliardi di anni sulla Terra.
Ogni essere è la somma di una forza vitale che si è evoluta verso la perfezione in relazione all’habitat. E tutto ciò non potrà mai essere riprodotto in laboratorio. Ecco la differenze tra olio essenziale e olio sintetico. Ed ecco perché è ideale cercare la prima soluzione.
Un olio essenziale sintetico non sarà mai uguale ad uno estratto al 100% da una pianta. I principi aromatici sono frammenti dell’intelligenza creativa e vitale della Natura. Questi elementi racchiudono in potenza la forza germinativa della nascita e i passaggi evolutivi.
L’unicità dell’olio essenziale naturale
Un olio essenziale naturale è composto da centinaia di micro-elementi. Molti di questi, tutt’oggi, sono ancora in fase di studio e analisi per scoprire tutte le reali proprietà. Queste piccole unità che concorrono a creare l’essenza, sono fondamentali per avere un prodotto
- Di alta qualità.
- Sicuro.
- Efficace.
- Con effetti prevedibili.
Ad esempio, l’olio essenziale di pompelmo è costituito dal monoterpene limonene per oltre il 95%. Eppure la sua fragranza deriva dal tio terpineolo, un composto solforato presente solo in concentrazioni di 1ppb (parte per bilione). Questa è l’unicità degli oli essenziali naturali.
Differenze tra olio essenziale e olio sintetico
Gli oli essenziali sintetici cercano semplicemente di riprodurre la fragranza primaria del corrispettivo naturale miscelando 4 o 5 ingredienti, ma non possono andare oltre il tentativo.
Mancano del tutto quella forza vitale che solo la natura può imprimere e che rappresenta la vera marcia in più degli oli essenziali naturali. Non puoi trovare questi principi altrove.
Infine, essendo gli oli essenziali sintetici creati in laboratorio, a seconda delle sostanze chimiche impiegate possono rivelarsi pericolosi per chi ne fa uso. Ovviamente questo è un pericolo scongiurato per i prodotti di qualità ma stiamo parlando sempre di prodotti artificiali.
Come riconoscere l’olio essenziale da quello sintetico
Dopo aver capito qual è la differenza tra olio naturale e sintetico devi imparare anche a riconoscerlo. Per poter poi preferire solo gli oli essenziali estratti dalle piante.
Purtroppo, dal punto di vista sensoriale, sono praticamente identici: stesso colore e profumo, anche se l’odore può essere una cartina tornasole per capire e scorgere la differenza tra olio sintetico e naturale. Ma solo i professionisti possono notare delle divergenze decisive.
Chi invece vuole fare delle prove semplici da valutare può iniziare a valutare il prezzo dell’olio: quello naturale sarà più costoso ma sicuramente di qualità superiore.
Poi bisogna prendere in considerazione il packaging: etichetta ben documentata, foglietto illustrativo e boccetta di vetro scuro - indispensabile per preservare le qualità del prodotto - sono un buon indizio per riconoscere l’olio naturale e differenziarlo da quello sintetico. Ulteriore prova per distinguere olio naturale da quello sintetico: la volatilità.
L’olio naturale tende a evaporare, quello sintetico no. Quindi se metti una goccia del prodotto su un foglio di carta devi valutare come si comporta: se rimane solo una macchia leggera dopo poche ore vuol dire che è naturale. Altrimenti si tratta di un olio artificiale.
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