Come vengono contraffatti gli oli essenziali?

Gli oli essenziali non sono tutti uguali. Alcuni studi effettuati su campionature di quelli presenti sul mercato hanno stabilito che soltanto una minima parte (il 5%) sono compatibili per qualità con quelli richiesti dall’aromaterapia. Questo significa che ben il 95% è sintetico, adulterato o sofisticato. Ecco perché è importante riconoscere gli oli essenziali contraffatti.

 

Quali sono le alterazioni più comuni e diffuse che riguardano gli estratti di essenze? Come riconoscere gli oli essenziali e acquistare sempre prodotti all’altezza delle tue necessità?

 

 

 

Diluizioni con altri prodotti naturali

Questo è uno dei casi più comuni di contraffazione degli oli essenziali. Cosa avviene in questo caso? Semplice, all’olio essenziale puro vengono aggiunti altri prodotti vegetali neutri per aumentare il volume (a discapito, ovviamente, della purezza e dell’efficacia).

Una sottocategoria di questa tipologia di oli essenziali contraffatti è il taglio. Accade, cioè, che all’olio essenziale ottenuto si va ad aggiungerne un altro ricavato da un’altra pianta. Oppure quello ottenuto dalla stessa pianta ma estratto da parti meno nobili.

Come riconoscere gli oli essenziali di qualità? Purtroppo in questi casi di alterazione biologica è difficile capire se ci troviamo di fronte a prodotti alterati o aderenti alle regole.

Un modo per smascherare oli essenziali contraffatti è l’odore: se noti che il tuo acquisto è differente da quello di altre marche potrebbe esserci stata qualche alterazione.

 

Ricostruzioni con prodotti sintetici

Nel caso di oli essenziali di bassa qualità vengono aggiunti additivi chimici per crearne la forte fragranza naturale. I casi peggiori possono essere delle vere e proprie sintesi chimiche: l’olio essenziale non ha nulla di naturale ma è stato riprodotto in laboratorio con un mix.

In questo caso possiamo effettuare una prova per verificare la purezza del prodotto: facciamo cadere una goccia su un pezzo di carta bianca, un normale foglio A4. Poi lascia asciugare. Se appare un anello di olio non è un prodotto puro. E la differenza tra un olio essenziale naturale e uno sintetico è importante per la qualità degli effetti.

 

Alterazioni delle informazioni sull’etichetta

L’etichetta dell’olio essenziale riporta il nome di un’altra pianta: questa è una sofisticazione che in questo caso è passibile di essere chiamata anche truffa a tutti gli effetti.

Ed è sicuramente una delle condizioni più pericolose perché assumere un prodotto al posto di un altro può mettere a rischio la salute delle persone.

 

Come proteggersi dagli oli contraffatti?

Possiamo dire che nessun olio è al riparo da sofisticazioni; infatti sul mercato troviamo oli essenziali contraffatti sia che si tratti di oli costosi (rosa, gelsomino, neroli), sia di quelli più comuni e a basso prezzo (lavanda, menta, limone, rosmarino). Ma come verificare?

Olio essenziale contraffatto

Ricorda sempre che il prezzo è una buona discriminante per cercare di acquistarli di qualità. Quando sei in procinto di acquistare un liquido che si spaccia come olio essenziale fai sempre un confronto con il costo di prodotti che conosci bene. Se il prezzo è molto differente, probabilmente (non per forza) c’è qualche approfondimento da effettuare.

Inoltre i prodotti migliori sono quelli che rispettano le regole base della confezione. Sul contenitore deve essere indicato con chiarezza tutto quello che serve per capire cosa contiene il flacone. Che deve essere di vetro opaco, scuro. Ma anche sigillato con il riduttore di orifizi che ha il compito di controllare quante gocce fuoriescono contemporaneamente

Il consiglio è quello, in ogni caso, di confrontare più opzioni possibili, di marche diverse, leggere attentamente l’etichetta e fare un raffronto dei vari prezzi. Così è possibile individuare delle variazioni troppo evidenti per non destare sospetto.

 

Per approfondire: