Massaggio thai, caratteristiche e benefici: come si fa?
Il massaggio thai è uno dei trattamenti benessere più famosi e apprezzati al mondo. Come suggerisce il nome stesso, trova le sue radici in Thailandia dove è diventato uno dei patrimoni nazionali. Non è difficile, infatti, che io turisti siano praticamente rapiti dai tanti centri massaggi che si trovano nelle città come Bangkok e anche nelle isole turistiche.
In occidente è molto diffuso il massaggio thai e nelle SPA si trova spesso nella lista dei trattamenti. Ma perché è così diffuso e amato? Perché tutti vogliono provare almeno una volta il massaggio thailandese? Ecco tutto quello che devi sapere su questo tema.
Cos’è il massaggio thai e in cosa consiste
Si tratta di un trattamento di manipolazione dell’intero corpo. Il suo nome originale è nuad phaen borarn” (นวดแผนโบราณ) che significa toccare per guarire. Delineato nel V secolo a.C. grazie alla saggezza del medico indiano Shivago Kumar Baj, considerato il padre della medicina thailandese, nella sua versione ortodossa segue delle regole molto precise. Tipo?
Il massaggio tipico della Thailandia si pratica a terra con abiti comodi ma non è consentito l’uso di oli. Ovviamente questa caratteristica è stata rivisitata nel tempo, anche perché senza l’uso di sostanze lubrificanti può essere particolarmente duro e impegnativo per il corpo.
A cosa serve il massaggio thailandese
Con questa prima descrizione del massaggio thai sembrerebbe quasi un trattamento duro e da sconsigliare. In realtà, fatto bene e con le dovute precauzioni è uno dei metodi migliori per ritrovare benessere psicofisico. Anche perché i benefici del massaggio thai sono diversi.
In primo luogo dobbiamo ricordare che il massaggio thai interviene sulle linee dell’energia vitale, quelli che nella medicina orientale vengono conosciute come Sen. La pressione su questi elementi permette di risolvere problemi e sofferenze in diversi punti del corpo.
Da un punto di vista pratico, i benefici fisici riguardano il sollievo decontratturante di muscoli, tendini e articolazioni ma anche una migliore circolazione del sangue e un sollievo da cefalee, mal di schiena e altri disturbi tipici legati alla vita trascorsa dietro a uno schermo.
La pressione di varie parti del corpo da parte del massaggiatore - che usa le mani ma anche gomiti e ginocchia - permette di rilassare i muscoli e restituire mobilità Senza dimenticare i benefici legati al relax e al sollievo che si può registrare dal punto di vista mentale.
Come si fa il massaggio thai
La persona che riceve il massaggio si tende su un tappeto non troppo morbido, indossando abiti comodi. Di solito i centri massaggio thailandesi provvedono a fornire questi indumenti. In base al tipo di stile adottato, il massaggio prevede prima una parte di manipolazione della schiena e poi del ventre passando per gambe, spalle e braccia.
Anche la testa e i piedi sono inclusi nel massaggio thailandese che si basa su azioni specifiche come pressioni con diverse parti del corpo lungo i vari Sen, allungamenti, torsioni, sollevamenti, stiramenti, estensioni. Si chiamano in causa tecniche di Yoga passivo.
Come spesso accade con tutti i tipi di massaggi orientali, l’obiettivo della scuola thailandese non riguarda solo la possibilità di guarire un problema fisico ma dare beneficio all’intero organismo. Questo avviene grazie alla combinazione di Yoga, medicina ayurvedica e tradizionale cinese, alcune asana di Yoga e la grande influenza della cultura buddhista.
Il massaggio thai fa male?
Di sicuro gli obiettivi sono sempre benefici ma è vero che spesso il massaggio thai, fatto senza olio, può essere impegnativo. Molti sostengono che il trattamento faccia male e provochi dolori. Questo dovrebbe essere evitato da chi fa il massaggio.
Inoltre è sconsigliato a chi ha diverse patologie gravi come quelle del cuore, ernie, infiammazioni o vecchie fratture. Anche per le donne in gravidanza è fortemente sconsigliato. Lo stesso vale per chi ha malattie della pelle, ustioni e lesioni cutanee. Quali sono le precauzioni? Nel dubbio, consultare il medico e chiedere parere.
In ogni caso, un massaggiatore dovrebbe sempre accertarsi dello stato di salute del cliente - rivolgendo domande specifiche su alcune condizioni - prima di iniziare il massaggio.
Quanti stili di massaggio thai ci sono?
Come spesso accade in questi casi, le scuole e le influenze si moltiplicano ma è giusto ricordare che esistono tendenzialmente due grandi scuole di massaggio thailandese.
- Stile del Sud.
- Stile del Nord.
Il primo è particolarmente incisivo, essenziale. Si basa sull’uso di dita e palmi delle mani che premono sui punti essenziali, spesso viene considerato il più doloroso da chi non ha confidenza con questo trattamento. Il secondo, invece, introduce posizioni di stretching ma anche l’uso di parti differenti del corpo: i gomiti, i piedi e le ginocchia del massaggiatore.
Massaggio thai con olio essenziale
Non è di certo la soluzione ortodossa, ma è uso comune utilizzare l’olio per i massaggi in questo caso. Così si uniscono i benefici di questa tradizione orientale con la scorrevolezza delle dita sulla pelle in modo da aumentare il comfort e il piacere decontratturante della manipolazione che migliora la circolazione sanguigna e linfatica.
In questi casi è possibile utilizzare prodotti specifici come Olio Essenziale di Katrafay (Cedrelopsis grevei) che è perfetto per massaggiare la schiena, la cervicale e le spalle. Anche l’Olio Essenziale di Ylang Ylang BIO (Cananga odorata) è perfetto per questo scopo.
Per approfondire questo argomento puoi dare uno sguardo alla nostra guida per scegliere olio da massaggio e per ambiente, in modo da avere sia una soluzione ideale sia per far scorrere le dita sulla pelle che per avere un ambiente piacevole e profumato.